Antonino Cannavacciuolo
13.03.2013Arriva ‘Cucine da incubo’ Italia, versione nostrana del mitico reality Nightmares condotto negli USA da Gordon Ramsay
L’appuntamento è per l’8 maggio su Foxlife. Continua l’ondata di programmi a tema ‘cucina’ e questa volta tocca al bistellato Antonino Cannavacciuolo del ristorante Villa Crespi indossare i panni dello chef-giustiziere.
Sarà in grado il bravo e nerboruto Antonino di reggere il confronto con il cattivissimo – e mediaticissimo – collega Gordon Ramsay? Lui assicura di si e ha dichiarato a Vanity Fair di essere un ‘cattivo’ vero. “Gordon è Gordon, io sono io. E poi io lo vedo meglio nei panni di attore che in quelli di chef. Io faccio sul serio, quando mi arrabbio”. Cannavacciuolo docet. Intanto lo chef italiano parlerà anche di ricette (fondamentale distinguo rispetto alla versione americana del format) e non solo di pulizia, qualità e ordine.
Al via la nuova edizione di “Cucine da Incubo”, la versione italiana del noto programma americano di Gordon Ramsay. Lo chef Antonino Cannavacciuolo al lavoro per trasformare un’osteria milanese sui Navigli in un nuovo ristorante: si chiamerà “Al Capolinea”
Si registrano in questi giorni le puntate dell’edizione 2013 di “Cucine da Incubo”, la versione italiana del fortunatissimo “Hell’s Kitchen”, condotto negli Stati Uniti da Gordon Ramsay.
Uno staff di una ventina di persone circa da diversi giorni staziona stabilmente in zona Navigli, in Ripa di Porta Ticinese (Naviglio Grande), dove sono in corso le riprese della prima puntata del 2013. Che dovrebbe andare in onda su Real Time a partire dal giorno 8 marzo (si attende l’ufficialità).
Macchine da presa, lo chef Antonino Cannavacciuolo (il Ramsey italiano), operatori, truccatori, ma anche operai ed esperti di arredamento. Il locale, infatti, secondo accordi è stato completamente rinnovato. O meglio, rivoluzionato. Prima dell’intervento di “Cucine da Incubo” era un’osteria “low cost”, dall’arredamento spartano e dai piatti economici.
La trasmissione si preannuncia un successo. Non resta che aspettare i nuovi tormentoni mediatici. Dopo i ‘mappazzoni’ di Bruno Barbieri e i ‘vuoi che io muoro’ di Joe Bastianich cosa ci riserverà il futuro?
Sarà in grado il bravo e nerboruto Antonino di reggere il confronto con il cattivissimo – e mediaticissimo – collega Gordon Ramsay? Lui assicura di si e ha dichiarato a Vanity Fair di essere un ‘cattivo’ vero. “Gordon è Gordon, io sono io. E poi io lo vedo meglio nei panni di attore che in quelli di chef. Io faccio sul serio, quando mi arrabbio”. Cannavacciuolo docet. Intanto lo chef italiano parlerà anche di ricette (fondamentale distinguo rispetto alla versione americana del format) e non solo di pulizia, qualità e ordine.
Al via la nuova edizione di “Cucine da Incubo”, la versione italiana del noto programma americano di Gordon Ramsay. Lo chef Antonino Cannavacciuolo al lavoro per trasformare un’osteria milanese sui Navigli in un nuovo ristorante: si chiamerà “Al Capolinea”
Si registrano in questi giorni le puntate dell’edizione 2013 di “Cucine da Incubo”, la versione italiana del fortunatissimo “Hell’s Kitchen”, condotto negli Stati Uniti da Gordon Ramsay.
Uno staff di una ventina di persone circa da diversi giorni staziona stabilmente in zona Navigli, in Ripa di Porta Ticinese (Naviglio Grande), dove sono in corso le riprese della prima puntata del 2013. Che dovrebbe andare in onda su Real Time a partire dal giorno 8 marzo (si attende l’ufficialità).
Macchine da presa, lo chef Antonino Cannavacciuolo (il Ramsey italiano), operatori, truccatori, ma anche operai ed esperti di arredamento. Il locale, infatti, secondo accordi è stato completamente rinnovato. O meglio, rivoluzionato. Prima dell’intervento di “Cucine da Incubo” era un’osteria “low cost”, dall’arredamento spartano e dai piatti economici.
La trasmissione si preannuncia un successo. Non resta che aspettare i nuovi tormentoni mediatici. Dopo i ‘mappazzoni’ di Bruno Barbieri e i ‘vuoi che io muoro’ di Joe Bastianich cosa ci riserverà il futuro?
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